Come già letto nel precedente articolo, l’ipertensione arteriosa, la cosiddetta “pressione alta”, rappresenta uno fra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare.
Le più recenti linee guida affermano che la misurazione della pressione arteriosa a casa, quindi in un ambiente in cui si è più a proprio agio rispetto allo studio del medico, può fornire risultati più reali e dare un’idea più attendibile dell’eventuale rischio cardiovascolare.
Molti pazienti giungono all’osservazione con rilievi pressori elevati senza essere a conoscenza del loro scarso controllo di tali valori.
Una delle più diffuse convinzioni è che, facendo una terapia antipertensiva, non si abbia bisogno di controllarla a casa!
Ma andiamo con ordine.
Innanzitutto, sai cos’è la pressione arteriosa?
E’ la forza che esercita il sangue sulle pareti delle arterie quando viene espulso dal cuore e scorre attraverso di esse. Dipende dalla forza di contrazione del cuore stesso e dalla resistenza che incontra lungo il suo percorso e quindi dall’elasticità delle arterie.
Come viene misurata?
La pressione sanguigna viene espressa mediante una coppia di valori: 120/80 oppure “120 su 80”. Il primo numero, anche chiamato dai medici “pressione sistolica”, la cosiddetta “massima”, viene definita dall’attività di pompa del cuore. Fra due battiti consecutivi, quando il cuore riposa, la pressione scende al suo livello minimo. Quest’ultimo valore è definito anche dal nome “pressione diastolica” o “minima.
Qui di seguito i valori normali di pressione arteriosa e anomali:
Cosa può provocare la “pressione alta”?
Quando la pressione arteriosa si attesta su valori elevati, con il passare del tempo può danneggiare la arterie e gli organi interni, come i reni, il cuore, il cervello e gli occhi. Inoltre l’ipertensione può determinare un superlavoro per il cuore, dandogli dunque un sovraccarico, e dare origine ad una vera e propria cardiopatia, quella, appunto, ipertensiva.
L’ipertensione non trattata significa rischio aggiuntivo di insulto cardiaco o ictus.
Quando misurare la pressione?
Risulta utile eseguire dei diari pressori, almeno per tre giorni, mattina e sera come forma di controllo periodico, almeno una volta ogni due-tre mesi nel soggetto iperteso in trattamento, controlli annuali nel normoteso. La mattina, prima di colazione e prima di assumere le eventuali medicine. La sera, prima di andare a letto. Sia la mattina che la sera, si ripeta il procedimento 3 volte di seguito, ad intervalli di 1 o 2 minuti e si esegua una media dei valori riscontrati.
Quanto incide lo stress sulla pressione?
In situazioni di stress acuto, l’organismo reagisce per prepararsi alla fuga o all’attacco con tutta una serie di reazioni biochimiche che portano all’incremento della pressione arteriosa con l’aumento in circolo di ormoni connessi a una maggiore prestanza fisica come la noradrenalina, l’adrenalina ed il cortisolo.
Sotto stress per così dire “cronico”, l’aldosterone impenna, facendo diminuire il potassio e causando un aumento relativo del sodio, “colpevole” di far trattenere i liquidi, per una maggior idratazione dell’organismo. Di conseguenza, il volume plasmatico e la pressione arteriosa aumentano.
Quando la pressione alta è preoccupante?
È necessario contattare il medico se la pressione è superiore a 140/90 (anche per uno solo dei due valori). Si raccomanda di rivolgersi al Pronto Soccorso se la pressione è superiore a 180/110 mmHg (anche uno solo dei due valori, in quanto si tratta di una crisi ipertensiva).
Quali disturbi porta la pressione alta?
- Mal di testa.
- Stordimento e vertigini.
- Ronzii nelle orecchie (acufeni, tinniti)
- Alterazioni della vista (visione nera, o presenza di puntini luminosi davanti agli occhi)
- Perdite di sangue dal naso (epistassi)
- Arrossamento del volto
- Ritenzione urinaria
- Sudorazioni notturne.
Ma se non senti nulla, non è detto che tu non abbia sbalzi pressori. Tanti pazienti giungono all’osservazione con livelli pressori elevati senza rendersene conto, utili sempre i periodici controlli domiciliari come forma di screening.
Ricorda però: Se misurare la pressione arteriosa a intervalli di tempo regolari è molto importante, il controllo pressorio non dovrebbe diventare un’ossessione. Spesso si tende infatti ad imputare all’ipertensione l’origine di tutti quei piccoli malesseri (mal di testa, stanchezza ecc.) avvertiti durante la giornata e che con il rialzo pressorio hanno spesso poco a che fare.
In caso di disturbi come debolezza, capogiri, ecc, effettuare la misurazione mentre è presente il disturbo e comunicare i valori al medico.
COME SI MISURA LA PRESSIONE?
Cosa fare prima di misurare la pressione?
- stare a riposo per almeno cinque minuti;
- non mangiare, fumare o bere caffè per almeno mezz’ora;
- non indossare indumenti troppo aderenti e che possono costringere la vita e il braccio;
- stare seduti comodamente e ben appoggiati allo schienale;
- non incrociare in alcun modo le gambe o i piedi.
Qual è la procedura corretta di misurazione?
- indossare il bracciale correttamente intorno al braccio (come indicato nel manuale d’uso del dispositivo) facendo attenzione che questo sia della dimensione adeguata;
- stringere il bracciale, ma non troppo;
- assicurarsi che il bracciale sia posizionato 2 cm sopra il gomito. L’indicatore dell’arteria, normalmente riportato sul bracciale, deve essere posizionato sopra l’arteria che corre lungo il lato interno del braccio;
- durante la misurazione non muoversi, rilassare i muscoli del braccio, respirare normalmente e non parlare;
- misurare una prima volta la pressione dopo aver appoggiato il braccio al tavolo da almeno 1 minuto;
- effettuare almeno una seconda misurazione, tre sarebbero meglio, con una pausa non inferiore ai 15 secondi tra una misurazione e l’altra;
- se l’apparecchio non memorizza le misurazioni o viene utilizzato da più persone in famiglia, annotare subito i risultati su un foglio.
Per avere informazioni attendibili bisogna fare la media di più misurazioni in questo modo:
Misurare tre volte la pressione, sommare ogni singolo valore e dividere per tre il risultato.
- ESEMPIO:
prima misurazione: 120/70,
seconda misurazione 130/75,
terza misurazione 128/80
(è normale che ci siano delle oscillazioni, la pressione arteriosa è un valore che cambia fisiologicamente da un secondo all’altro)
120+130+128=126. 70+75+80=75
Trascrivete sul foglio 126/75, deve essere questo il valore da comunicare al medico eventualmente.
Come abbassare la pressione in modo naturale
- Evitare il sale.
- Ridurre i grassi.
- Mangiare più frutta e verdura
- Tenere sotto controllo l’ago della bilancia!!!!!!!!!!
- Fare più esercizio fisico.
- Combattere lo stress.
- Limitare alcol e caffè.
- Smettere di fumare.
- Spesa intelligente e abitudini sane.